allarmano subito i più attenti. Chi è più distratto magari se ne accorge quando, alzando lo sguardo, vede sul muro una discreta
.
Immobile ma minacciosa, come una scena del crimine. E chi è il colpevole? Ma soprattutto, cosa puoi fare per prevenire la formazione di muffa in casa?
Con l’emergenza coronavirus sono giorni di crisi per il nostro paese. La maggior parte di noi può solo restare in casa ed attendere il ritorno alla normalità. Ogni crisi, però, può anche essere un’opportunità. Trascorrere molto tempo in casa è un’occasione per percepire l’importanza del benessere nella tua abitazione. E come prenderti cura di lei.
Come evitare, ad esempio, la formazione di muffa, batteri ed altri funghi in casa.
Non è solo una questione estetica: le muffe infatti sono agenti irritanti ed allergeni. Si disperdono nell’aria ed è facile respirarli.
Vediamo quindi come non essere complici del delitto, evitando di creare un terreno fertile alla proliferazione della muffa.
Cos’è la muffa?
Prima di tutto inquadriamo il nemico.
La muffa è un fungo che, a seconda di parametri ambientali e della presenza di pigmenti, può manifestarsi con aspetti e colori diversi.
Il suo habitat è una temperatura compresa tra i 18° e i 32°,
con una percentuale di umidità genericamente oltre il 60%.
Si riproduce tramite minuscole spore, dalla forma rotonda, che ricordano i pollini.
Perchè si forma la muffa sui muri?
Andiamo ora a scoprire le abitudini del nostro rivale per contrastarlo con efficacia, evitando di aprirgli le porte di casa. O meglio, come vedremo, le finestre.
La muffa cresce sulle pareti di casa grazie all’umidità. Aldilà dello sfortunato caso di tubature rotte, la motivazione è dovuta alla condensa,
cioè l’evaporazione dell’acqua nell’aria.
Quindi cosa provoca l’umidità?
Respirare
Qual è la cosa che fai più spesso? Più di dormire, mangiare e lavorare. Più di scrollare la bacheca Facebook o guardare film e serie tv su Netflix.
Semplice, è respirare!
Ogni volta che respiri, immetti nell’ambiente vapore acqueo. L’umidità che ne deriva è colpevole della formazione di quei fastidiosi pallini e macchie di muffa.Ovvio, non è solo la respirazione il problema e smettere di respirare non è decisamente la soluzione!
Attività quotidiane: dal bucato a cucinare
Anche la tua routine quotidiana, dai fornelli a fare il bucato, rilascia umidità nell’ambiente. Aprire lo sportello della lavatrice, sfornare una torta, utilizzare la lavastoviglie: sono tutte attività necessarie ma che contribuiscono a creare quell’habitat che non vogliamo.